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Comparto Sanità. “Lo stallo sul rinnovo del contratto penalizza in primis i lavoratori che gli aumenti non li vedono nelle buste paga”

Immagine del redattore: AISIAISI

Il presidente dell’Agenzia Aran, Antonio Naddeo, ha commentato la nuova fumata nera di dello scorso 20 febbraio sulla trattativa per il rinnovo del contratto del Comparto Sanità 2022-2024.

Naddeo ha affermato senza mezzi termini: “Come abbiamo già avuto modo di affermare lo spazio per nuove risorse non c’è”. Naddeo ha preso atto della volontà dei sindacati contrari all’accordo, dichiarando che “mi pare inutile a questo punto una nuova convocazione”. Sul futuro, ha aggiunto: “Potrebbe esserci un’erogazione unilaterale delle risorse ma senza firme saltano tutte le novità normative”.


Naddeo ha descritto l’esito negativo dell’incontro per il rinnovo del contratto 2022-2024, sottolineando: “Questo stallo penalizza in primis i lavoratori che gli aumenti non li vedono nelle buste paga nonostante il Governo abbia stanziato le risorse”. Riguardo ai fondi, ha specificato: “Si potrà dire che non sono sufficienti, come sostengono i sindacati che non vogliono firmare, ma per me non sono pochi. Parliamo di un aumento medio di 350 euro al mese”.


Il presidente ha commentato l’andamento della trattativa, affermando di essere consapevole che “non avremmo chiuso il contratto”. Ha spiegato che c’erano aspetti da riaffermare e una necessità di dialogo dopo il burrascoso stop della trattativa dello scorso gennaio.


Naddeo ha evidenziato che il clima dell’incontro è stato buono, ma che ognuno ha riaffermato le proprie posizioni.


Ha ribadito che, secondo le dichiarazioni di Cgil, Uil e Nursing Up, il problema principale è la carenza di risorse, affermando: “Come abbiamo già avuto modo di affermare ieri nella nostra nota stampa lo spazio per nuove risorse non c’è”.


Per quanto riguarda il futuro, ha dichiarato di non sapere cosa succederà, poiché il Ministro ha detto che le risorse vanno spese e, se il contratto non venisse firmato, potrebbe esserci un’erogazione unilaterale per via legislativa. Tuttavia, ha sottolineato che sarebbe un vero fallimento della contrattazione. Ha poi avvertito che “tutte le novità normative che avevamo introdotto non entreranno però in vigore senza la firma sul contratto”.


Infine, Naddeo ha affrontato il tema delle indennità di Pronto Soccorso, dicendo: “Mi ha sorpreso la richiesta di un parere anche perché la legge e poi l’atto di indirizzo delle regioni sono chiarissime”. Ha chiarito che la ripartizione delle risorse è prevista tramite il CCNL 2022-2024 e che ogni ente deve assumersi le proprie responsabilità.


REDAZIONE AISI

 
 
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