Celiachia, la Lombardia vara la prima legge regionale sul riconoscimento sociale della malattia
- AISI
- 23 mag
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Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità una nuova legge che riconosce la rilevanza sociale della celiachia. Il provvedimento amplia il quadro normativo nazionale (legge 123/2005) con misure innovative che puntano a rafforzare diagnosi, assistenza e inclusione sociale, scolastica e sportiva per i pazienti, a partire dai più piccoli.

Registro regionale, logo gluten free, screening pediatrici
Il testo istituisce un Registro regionale della celiachia per raccogliere e monitorare dati anagrafici e sanitari. Prevista anche la creazione di un logo identificativo per promuovere attività commerciali, mense e strutture ricettive capaci di garantire pasti completi senza glutine. Saranno inoltre attivati screening pediatrici, con la Lombardia prima regione in Italia a introdurli su scala sistemica.
Una rete più forte tra ospedali, scuole e ristoratori
La legge intende valorizzare la rete di farmacie, esercizi commerciali e mense scolastiche, migliorando il coordinamento tra strutture sanitarie e territorio. Viene istituita una Cabina di regia regionale e previsti percorsi di formazione obbligatoria per il personale della ristorazione e dell’industria alimentare, anche attraverso aggiornamenti specifici su celiachia e HACCP.
Monti: “Celiachia tema sociale, non solo sanitario”
Emanuele Monti (Lega), presidente della Commissione Sostenibilità Sociale e primo firmatario della legge, sottolinea che il testo “vuole riconoscere l’impatto sociale della celiachia sulla vita delle persone, contrastare l’isolamento, soprattutto nei bambini, e coinvolgere il terzo settore, le scuole, lo sport e la ristorazione in una rete inclusiva”.
Romani: “Una legge coraggiosa che innova”
Per il presidente del Consiglio regionale Federico Romani “si tratta di un provvedimento ambizioso che aggiorna la strategia regionale su una patologia ancora sottovalutata. Serve il coraggio di innovare – afferma – e il coraggio è proprio la misura di questa legge. Vogliamo una società capace di includere i celiaci, ridurre le discriminazioni e contenere anche i costi diretti e indiretti della malattia”.
Numeri in crescita, ma ancora sottostimati
La celiachia è un’infiammazione cronica dell’intestino scatenata dall’ingestione di glutine. In Italia si stima che i pazienti siano circa 700 mila, ma solo uno su tre ha ricevuto una diagnosi. In Lombardia le persone affette sono oltre 150 mila, con circa 3 mila nuove diagnosi ogni anno e una crescita del 20% negli ultimi cinque anni.
Un milione per il triennio. Più fondi per gli screening
La legge stanzia 1 milione di euro tra il 2025 e il 2027, cui si aggiungeranno finanziamenti dedicati agli screening pediatrici. Prevista inoltre una programmazione annuale di iniziative in occasione della Giornata mondiale della celiachia, il 16 maggio.
Focus sulla formazione degli operatori alimentari
Approvato anche un ordine del giorno a firma Davide Casati (PD) che chiede l’introduzione obbligatoria di corsi HACCP mirati alla gestione degli alimenti senza glutine, destinati a tutti gli operatori del settore.
REDAZIONE AISI