Arriva "ConvMut", ecco il software italiano che prevede le varianti Covid prima che si diffondano
- AISI
- 5 giorni fa
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Un’innovazione tutta italiana promette di cambiare il modo in cui ci difendiamo dal Covid. Si chiama ConvMut e sfrutta un principio noto come “evoluzione convergente”: diversi organismi sviluppano tratti simili per adattarsi alle stesse condizioni. In questo caso, il software individua le mutazioni del virus che hanno più possibilità di diffondersi e diventare dominanti.

Un vantaggio di mesi nella corsa al virus
Il tempo è sempre stato un problema: tra l’individuazione di un nuovo ceppo e la produzione di un vaccino passano mesi, durante i quali il virus continua a evolvere. ConvMut accorcia questa distanza, consentendo agli scienziati di avere un quadro in anticipo sull’evoluzione della proteina Spike, il bersaglio dei vaccini e delle terapie monoclonali.
Un archivio di milioni di sequenze
Il programma lavora sui dati della piattaforma internazionale Gisaid, che raccoglie sequenze genetiche da tutto il mondo. Ad oggi sono oltre 17 milioni i campioni analizzati, trasformati da ConvMut in grafici e mappe che mostrano in tempo reale dove e come si stanno concentrando le mutazioni.
Vaccini e terapie più precisi
«Sapere quale sarà il ceppo vincente – spiegano i ricercatori – significa poter preparare vaccini più efficaci e monoclonali mirati». La prospettiva è quella di una sanità più reattiva, in grado di proteggere meglio i pazienti fragili e di evitare il ritardo che ha segnato le prime fasi della pandemia.
Prevenzione e controlli restano centrali
Gli esperti ricordano che, accanto a questi strumenti predittivi, serve potenziare la prevenzione: test diagnostici rapidi, controlli periodici e visite specialistiche per chi presenta sintomi persistenti restano fondamentali. ConvMut rappresenta un supporto in più, ma la chiave della salute pubblica rimane la capacità di intercettare precocemente i casi e ridurre la circolazione del virus.
Un modello per le prossime emergenze
ConvMut non è solo uno strumento contro il Covid, ma un esempio di come biologia e intelligenza artificiale possano collaborare per proteggere la salute globale. In futuro lo stesso metodo potrà essere applicato ad altri virus emergenti, anticipando le mosse delle pandemie prima che diventino una minaccia diffusa.
REDAZIONE AISI