Alimentazione e salute del cuore: ieri come oggi la relaazione è strettissima
- AISI

- 10 ott
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Secondo i dati più recenti della sorveglianza Passi 2023-2024, quattro italiani su dieci convivono con almeno tre fattori di rischio cardiovascolare.

La fotografia mette in luce come ipertensione e colesterolo alto siano strettamente connessi alle condizioni sociali: colpiscono con maggiore frequenza chi ha un basso livello di istruzione o risorse economiche limitate. L’ipertensione cresce progressivamente con l’età e interessa soprattutto gli uomini, mentre il colesterolo elevato è più diffuso nelle donne e raggiunge picchi nelle Regioni del Nord, in particolare nelle Marche.
A pesare sulla salute del cuore restano anche sedentarietà, fumo, sovrappeso e un’alimentazione sbilanciata.
Ipertensione, un problema in crescita con l’etàLa pressione alta riguarda solo il 2% dei giovani adulti sotto i 35 anni, ma arriva a interessare un terzo della popolazione tra i 50 e i 69 anni. È più comune negli uomini (20% contro il 16% delle donne) ed è strettamente legata al sovrappeso. Le fasce socialmente ed economicamente più fragili risultano le più esposte. Otto persone su dieci seguono una terapia farmacologica e la maggior parte è consapevole delle strategie di controllo: riduzione del consumo di sale (83%), attività fisica regolare (81%) e mantenimento del peso corporeo (76%).
Colesterolo alto, più frequente nelle donneL’ipercolesterolemia interessa il 4% dei giovani tra i 18 e i 34 anni, ma sale al 30% degli adulti tra i 50 e i 69 anni. La condizione è più diffusa tra chi è in sovrappeso o obeso (24% rispetto al 14% dei normopeso) e colpisce in misura maggiore le donne. Anche in questo caso emerge una forte correlazione con lo svantaggio sociale ed economico, oltre che un evidente divario regionale: nelle Marche si raggiunge il 28%, una delle prevalenze più alte in Italia. Quattro persone su dieci dichiarano di essere in trattamento farmacologico e la maggioranza riferisce di aver ricevuto indicazioni precise per la gestione: meno carne e formaggi (86%), più frutta e verdura (77%), attività fisica regolare (81%) e controllo del peso (74%).
Gli altri nemici del cuore
Accanto a pressione alta e colesterolo, numerosi altri comportamenti incidono sul rischio cardiovascolare. In primo piano sedentarietà, fumo e sovrappeso, ma anche diabete e insufficiente consumo di frutta e verdura. Una combinazione di fattori che contribuisce a spiegare l’alta diffusione di patologie cardiovascolari in Italia, ancora oggi tra le principali cause di mortalità e disabilità.
Consapevolezza e uso del sale
Il consumo di sale resta un indicatore chiave di prevenzione. Oggi il 50% degli italiani dichiara di prestare attenzione a questo aspetto, ma solo una persona su tre con patologie croniche lo utilizza in modo davvero consapevole. I più attenti risultano gli ipertesi (75%) e chi soffre di insufficienza renale (74%). La buona notizia è l’aumento dell’uso di sale iodato, adottato dal 78% della popolazione contro il 67% del 2025: quasi la metà lo utilizza sempre e un ulteriore 15% spesso.
Visite specialistiche e prevenzione cardiovascolare
Per ridurre l’impatto delle malattie del cuore, la prevenzione rimane lo strumento più efficace. Controlli periodici della pressione arteriosa, esami del colesterolo e valutazioni del rischio metabolico dovrebbero entrare stabilmente nei percorsi di cura e nei bilanci di salute di adulti e anziani. Le visite specialistiche di cardiologia e i programmi di screening mirati consentono di identificare precocemente situazioni a rischio e di avviare interventi personalizzati.
Un impegno collettivo per la salute del cuore
La lotta alle malattie cardiovascolari passa da una responsabilità condivisa: istituzioni sanitarie, medici di famiglia, scuole e comunità devono promuovere corretti stili di vita e rendere accessibili i percorsi di diagnosi e cura. Solo una strategia combinata tra educazione, prevenzione e trattamenti efficaci potrà ridurre l’impatto dei fattori di rischio e migliorare la salute del cuore degli italiani.
REDAZIONE AISI



